Conferenza sociosanitaria con i Sindaci: un nuovo modello organizzativo per la presa in carico
Diversi i progetti illustrati dal Commissario realizzati in questi 8 mesi di mandato, tra cui l’attivazione del piano per il recupero di 30 mila prenotazioni con anticipo di visite ed esami, l’approvazione del progetto per l’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale da privati, l’attivazione del Percorso di Tutela, con rimborsi per visite a pagamento in caso di superamento dei tempi massimi e l’incremento delle ore di specialistica con l’apertura dei servizi il sabato e la ripresa dell’attività chirurgica a Isili.
Si è svolta questa mattina la conferenza sociosanitaria con i Sindaci del territorio della ASL n. 8 a Palazzo Bacaredda, alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda che ha portato i saluti istituzionali da parte del Comune ospitante, del commissario straordinario della ASL di Cagliari Aldo Atzori, della assessora alla sanità regionale (ad interim) Alessandra Todde e dell’assessora alla salute e al benessere delle cittadine e dei cittadini Anna Puddu. “La nostra presenza qui testimonia un impegno comune: vi ringrazio sinceramente per la vostra partecipazione ed il tempo dedicato a questo momento – ha esordito in apertura dell’incontro Aldo Atzori – . E’ forte l’attenzione per i temi legati alla salute pubblica, ai complessi processi che si svolgono in sanità ed è doveroso un momento dedicato alla condivisione, alla rendicontazione e direi anche all’assunzione condivisa di responsabilità verso le cittadine e i cittadini della provincia di Cagliari, che meritano una sanità più vicina, più efficiente e più giusta”.
“La tutela della salute delle persone non è un compito che può essere delegato esclusivamente al sistema sanitario ma è il risultato dell’insieme di azioni e di scelte che coinvolgono direttamente il “governo del Territorio” – ha continuato il commissario di fronte alla platea di Sindaci -. Tra le mie convinzioni per il modello da seguire nella gestione delle Aziende sanitarie vi è quella del riconoscimento del ruolo dei Sindaci e della condivisione programmatica non solo degli interventi che vertono sul socio-sanitario, ma anche su tutti gli interventi necessari per rendere i servizi sanitari più vicini ai cittadini”.
Tanti i progetti illustrati dal Commissario realizzati in questi 8 mesi di mandato, tra cui l’attivazione del piano per il recupero di 30.000 prenotazioni con anticipo di visite ed esami, l’approvazione del progetto per l’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale da privati accreditati, l’attivazione del Percorso di Tutela alternativo alle prestazioni, con rimborsi per visite a pagamento in caso di superamento dei tempi massimi e l’incremento delle ore di specialistica con l’apertura dei servizi il sabato e ripresa dell’attività chirurgica, in particolare presso il presidio di Isili.
Inoltre, ha spiegato Atzori, attraverso le opportunità offerte dal PNRR, l’obiettivo è superare il modello ospedalecentrico, rafforzare al rete territoriale, lavorare per l’integrazione tra livelli assistenziali e il sociale, sviluppare cure di prossimità e modelli di telemedicina per soddisfare i bisogni locali e territoriali, ridurre accessi impropri agli ospedali e garantire continuità di cura. In particolare, con la realizzazione delle Case della Comunità e degli Ospedali di Comunità si deve accelerare l’attivazione delle strutture previste dal PNRR per rafforzare la presenza di medici di base e pediatri nelle aree periferiche.
Non sono mancate le evidenze sulle criticità del sistema sanitario che derivano da trend demografici ed epidemiologici strutturali, sottolineate anche dai sindaci presenti in aula, tra cui la carenza di medici di medicina generale, di pediatri di libera scelta, di alcuni specialisti ambulatoriali oltre che le difficoltà a tenere aperti i pronto soccorso periferici. Per affrontarle servono il rafforzamento della rete territoriale, l’ integrazione socio-sanitaria e investimenti in prevenzione e risorse umane. Tra le soluzioni già in essere l’apertura del reparto di geriatria e lungodegenza a Isili, lo sviluppo della telemedicina a Muravera, incentivi al personale.
“Oltre alle soluzioni à illustrate per sviluppare una resilienza ed una resistenza che garantiscano un futuro ai cittadini e al loro territorio di vita, non possiamo però dimenticare le numerose realtà operative fatte da 4.000 dipendenti (a cui estendo i miei ringraziamenti), le numerose aree di eccellenza e di unicità, i livelli altissimi anche nel campo della ricerca o dei modelli gestionali ( nel campo delle malattie rare, come nella Salute mentale, in cardiologia come nella diagnostica per immagini e nel trattamento chirurgico delle neoplasie) – ha concluso il Commissario straordinario – e non continuo a citarle per la paura di dimenticarne qualcuno. Queste eccellenze fanno comunque della ASL di Cagliari una delle ASL più performanti d’Italia. Il nostro obiettivo comune è trasformare la sanità territoriale in un sistema più vicino, più rapido e più giusto. Insieme possiamo ridurre le attese e costruire una rete che risponda davvero ai bisogni delle persone.”


Ultima modifica
22 Dicembre, 2025