Fiocchetto Lilla: il 15 marzo si parla di disturbi alimentari

Dalle 16 alle 18, nella sala consiliare del Comune di Cagliari, si terrà un incontro, organizzato dal DSM Zona Sud – Centro disturbi alimentari, in collaborazione con l’assessorato alla Politiche Sociali, di sensibilizzazione sui disturbi della nutrizione e della alimentazione. In serata il Bastione San Remy si colorerà di lilla per celebrare la XII Giornata del Fiocco Lilla.

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Data:
09 Marzo, 2023

Il 15 marzo di ogni anni si celebra la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, occasione per la sensibilizzazione e la conoscenza dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) e dei luoghi di cura. In occasione della XII celebrazione il 15 MARZO 2023 dalle 16 alle 18, nella sala consiliare del Comune di Cagliari, si terrà un incontro, organizzato dal Dipartimento di di Salute mentale Zona Sud – Centro disturbi alimentari, in collaborazione con l’assessorato alla Politiche Sociale del Comune di Cagliari, di sensibilizzazione sui disturbi della nutrizione e della alimentazione aperto a tutti coloro interessati all’argomento. Inoltre, in serata il Bastione San Remy si colorerà di lilla.

All’incontro del 15 marzo prenderanno parte:

Paolo Truzzu Sindaco di Cagliari
Marcello Tidore Direttore Generale ASL Cagliari

Interverranno::
Viviana Lantini Assessore Politiche Sociali Famiglia e Sanità
Graziella Boi Direttore DSMD Cagliari
Annadele Pes Responsabile Servizio Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione – DSMD ASL Cagliari
Manuela Pintor Responsabile SC Clinica di Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza DSMD ASL Cagliari
Elisabetta Manca di Nissa Presidente dell’Associazione Voci dell’Anima

La rete dell’assistenza

Negli ultimi cinque anni, la ASL di Cagliari capofila ha sollecitato l’attivazione della rete regionale di cura riuscendo a garantire una capillarizzazione degli interventi e portando avanti un progetto ministeriale sul contrasto ai DNA.

Il nostro lavoro ha come obiettivo il benessere globale del paziente, che deriva da una condivisione della “cura” con le altre Istituzioni e una collaborazione con le famiglie, la rete sociale e le Associazioni. – spiega Annadele Pes, responsabile del Centro Disturbi alimentari del Dipartimento di Salute Mentale Zona Sud della ASL di Cagliari – .
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DA), in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata “binge eating”, sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sanitaria e sociale sul piano scientifico e mediatico per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione e per l’eziologia multifattoriale complessa”.

I numeri

Di recente, studi epidemiologici internazionali hanno rilevato un aumento dell’incidenza di DA nel genere femminile di età compresa tra i 12 e 25 anni. In Occidente, Italia inclusa, si stima una prevalenza dell’anoressia dello 0,2-0,8% e della bulimia di circa il 3%, con un’incidenza dell’anoressia di 4-8 nuovi casi per anno su 100.000 individui e di 9-12 per la bulimia, con un’età di esordio tra i 10 e i 30 anni, e un’età media di insorgenza di 17 anni. Attualmente questi disturbi rappresentano un importante problema di salute pubblica dal momento che risultano in continuo aumento. In particolare, nella bulimia e nel disturbo da alimentazione incontrollata, si registra un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto che tali patologie non riguardano più soltanto gli adolescenti, ma anche bambini in età prepubere, con conseguenze molto più gravi sul corpo e sulla mente.

L’identificazione precoce

L’importanza dell’identificazione e dell’intervento precoce sta nel fatto che, se non trattate adeguatamente, tali patologie aumentano il rischio di danni permanenti a carico di tutti gli organi e apparati dell’organismo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) che possono portare, nei casi più severi, alla morte. L’esperienza maturata evidenzia l’importanza di prevedere per queste condizioni un intervento precoce, strutturato e multidisciplinare, che si avvalga quindi della collaborazione di diverse figure professionali. Di fondamentale importanza a tal riguardo è la disponibilità di un “primo riferimento”, cioè di una “mappa” delle strutture pubbliche e convenzionate e delle associazioni dedicate ai DA, con un aggiornamento costante e periodico, al fine di garantire ai cittadini affetti da tali patologie, alle loro famiglie e ai vari operatori sanitari a cui tali soggetti afferiscono (medici di medicina generale, pediatri, gastroenterologi, endocrinologi, dietologi ecc.) i migliori livelli di accesso e appropriatezza dell’intervento.

 

 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

09 Marzo, 2023