Funghi spontanei: numeri, sedi e orari dell’Ispettorato Micologico

Durante al stagione autunnale, l’Ispettorato Micologico del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL di Cagliari,  nel quale operano Tecnici della Prevenzione in possesso della qualifica di Micologo è a disposizione dei cittadini, con accesso libero e gratuito. “E’fondamentale portare al controllo tutti i funghi raccolti perché tra quelli lasciati a casa possono nascondersi funghi velenosi simili o frammenti di questi”, spiega il Direttore Iginio Pintor.

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Data:
18 Settembre, 2023

L’Ispettorato Micologico del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione  della ASL di Cagliari,  nel quale operano Tecnici della Prevenzione in possesso della qualifica di Micologo, è a disposizione dei cittadini per la verifica della commestibilità dei funghi epigei spontanei, con accesso libero e gratuito, presso le seguenti sedi:

  • Cagliari via Cocco Ortu c/o Direzione Mercato San Benedetto I° piano il Lunedì dalle ore 8,00 alle ore 12,00 dal Martedì al Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 10,00
  • Cagliari via S. Lucifero, 81 al I° piano dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 12,00 alle ore 14,00
  • Senorbì via Campiooi (poliambulatorio)  il Lunedì dalle ore 8,00 alle ore 10,00
  • Isili Corso Vittorio Emanuele, 80 (Poliambulatorio) il Lunedì dalle ore 10,00 alle ore 13,00

Recapiti telefonici: 070609 4809 – 4803 – 4816 – 4808 – 4817

mail: [email protected]   –  [email protected]

L’Ispettorato Micologico, inoltre, tra gli altri compiti:

  1. Collabora con le strutture ospedaliere aziendali ed extra aziendali di emergenza-urgenza nei casi di intossicazione da funghi fornendo consulenze ai presidi Ospedale SS Trinità Cagliari , Azienda ospedaliera Brotzu, Azienda Ospedaliera Universitaria c/o Policlinico Monserrato, Ospedale San Marcellino Muravera, Ospedale San Giuseppe Isili.
  1. Rilascia la certificazione sanitaria per i funghi destinati alla vendita e alla somministrazione e certificazione di commestibilità dei funghi raccolti dai privati cittadini. Chiunque intenda vendere o somministrare (ristoranti, agriturismo e similari),  funghi freschi epigei spontanei deve essere in possesso dell’abilitazione alla vendita e/o alla somministrazione  in base all’art. 2 del DPR 376/95. L’ abilitazione viene rilasciata a seguito del  superamento di un esame da sostenere presso apposita commissione  esaminatrice, istituita all’interno dell’Ispettorato micologico.

Le richieste per il sostenimento dell’esame dovranno essere compilate nell’apposito modulo scaricabile dal sito aziendale ed inviate all’indirizzo mail: [email protected] oppure [email protected]. L’esame consiste in una prova scritta con quiz a risposta multipla e una prova pratica, dove i candidati dovranno dimostrare di conoscere oltre che nozioni di base sulla micologia e relativa normativa, le specie che intendono commercializzare e le specie tossiche simili con cui possono essere confuse. Nonostante il possesso dell’apposita abilitazione, i funghi epigei spontanei prima della loro commercializzazione e/o somministrazione, devono essere sottoposti a controllo da parte degli Ispettori micologi della ASL che rilasciano apposita certificazione sanitaria che ne attesta l’ avvenuto controllo. E’ vietato vendere o somministrare funghi epigei spontanei privi della certificazione sanitaria.

I funghi da sottoporre al controllo dovranno essere suddivisi per specie e contenuti in cassette o altro idoneo imballaggio da destinare come tale alla vendita; dovranno essere disposti su un unico piano in modo da essere facilmente identificabili, non eccessivamente pressati, essere freschi, sani, ed in buono stato di conservazione, privi di terriccio, foglie e altri corpi estranei. I funghi sottoposti al controllo dovranno essere corredati dalla dichiarazione da cui risulti la data ed il luogo della raccolta.

Non verranno certificati funghi che non siano presentati secondo quanto indicato.

Quando decidiamo di consumare funghi, per farlo in sicurezza, dobbiamo essere certi che siano  stati determinati correttamente come commestibili, o se acquistati siano provvisti di idonea certificazione – spiega infatti il Direttore del SIAN Iginio Pintor – . Non si devono raccogliere i funghi che crescono nelle vicinanze di strade molto trafficate, di fabbriche, di discariche, di miniere e nei campi coltivati dove normalmente sono utilizzati fertilizzanti chimici e antiparassitari. Nelle sedi e negli orari sopraindicati è possibile far controllare i funghi raccolti dai privati cittadini e destinati all’autoconsumo. Il servizio è gratuito ed è fondamentale portare al controllo tutti i funghi raccolti e non limitarsi ad un  campione formato da pochi esemplari con la convinzione che tanto sono tutti uguali, perché tra quelli lasciati a casa possono nascondersi funghi velenosi simili o frammenti di questi”.

I funghi che durante il controllo risultassero alterati o appartenenti a specie considerate velenose o  non commestibili, non saranno restituiti e verranno distrutti, pertanto è auspicabile che per preservare l’ecosistema boschivo,  durante la raccolta vengano colte solo specie presumibilmente conosciute e sane limitando la raccolta delle specie sconosciute a pochi esemplari, in buono stato che dovranno essere riposti separatamente dagli altri funghi”, conclude Pintor.

 

 

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Ultimo aggiornamento

26 Settembre, 2023