Funghi velenosi: nei giorni scorsi due casi di intossicazione

Due casi di intossicazioni da funghi velenosi, per fortuna non mortali. Nei giorni scorsi si sono verificati infatti due casi di intossicazione da funghi che hanno coinvolto sei consumatori con conseguente ricovero presso il presidio ospedaliero G. Brotzu di Cagliari. In entrambi i casi le intossicazione sono state causate dal consumo di specie selvatiche raccolte e consumate senza averle prima sottoposte a controllo da parte di micologi dell’ispettorato micologico della Asl: si ribadisce, pertanto, l’importanza del controllo dei funghi fondamentale nella prevenzione delle intossicazioni.

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Data:
04 Dicembre, 2023

Due casi di intossicazioni da funghi velenosi, per fortuna non mortali. Nei giorni scorsi si sono verificati infatti due casi di intossicazione da funghi che hanno coinvolto sei consumatori con conseguente ricovero presso il presidio ospedaliero G. Brotzu di Cagliari.
Il primo caso si è verificato in una famiglia di tre personeche,  dopo circa un’ora dal consumo di un pasto a base di funghi spontanei da loro stessi raccolti nella località di Arbus, hanno avvertito i primi sintomi con vomito, diarrea e dolori addominali. Recatisi al pronto Soccorso il Medico di turno ha provveduto, dopo i primi accertamenti, al  ricovero, e ad allertare i micologi di turno in pronta reperibilità. Ai micologi giunti prontamente sul posto sonos tati consegnati i residui dei funghi consumati, nella fattispecie una porzione di cappello di fungo crudo. Analizzato con analisi macro e micro chimiche il residuo fungino dal laboratorio micologico ubicato negli Uffici SIAN di via San Lucifero, 77, hanno accertato che la specie riconducibile
all’intossicazione risultava l’Entoloma sinuatum, un fungo biancastro, carnoso e dall’aspetto molto invitante anche per il caratteristico e piacevole odore di farina fresca che emana. Fungo che purtroppo è causa come hanno ben sperimentato gli incauti raccoglitori e consumatori di una sindrome gastrointestinale severa che spesso come in questo caso richiede il ricovero ospedaliero, ma che fortunatamente, una volta smaltite le sostanze tossiche non lascia danni permanenti agli organi vitali come fegato o reni.

Il secondo caso  ha coinvolto sempre tre persone di cui una bambina di 10 anni, che hanno consumato a pranzo un piatto di pasta condita con funghi trifolati, anche questi raccolti e consumati
senza essere stati preventivamente sottoposti a controllo. I sintomi si sono verificati circa mezz’ora dopo il pasto. Gli intossicati sono stati ricoverati al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu  che ha allertato l’Ispettorato micologico della nostra Azienda nella mattinata del 26/11/2023. Recatisi sul posto i micologi di turno hanno recuperato parte del condimento a base di funghi del pasto consumato. In questo caso, vista la tipologia del campione costituita da un misto di funghi cotti e tagliati a piccoli pezzi, la determinazione delle specie consumate è stata più complicata del caso precedente e ha richiesto diverse ore di studio e di analisi sia macroscopiche che microscopiche oltre che macro e microchimiche, che hanno portato ad escludere il consumo di specie velenose mortali.

Nella tarda serata si è detrminato che le specie consumate erano costituite da tre commestibili: Infundibulicybe geotropa, Infundibulicybe gibba e Boletus aereus e da due tossiche: Entoloma sinuatum e Chlorophyllum rachodes, causa dell’intossicazione.
In entrambi i casi le intossicazione sono state causate dal consumo di specie selvatiche raccolte e consumate senza averle prima sottoposte a controllo da parte di micologi dell’ispettorato micologico della Asl: si ribadisce, pertanto, l’importanza del controllo dei funghi fondamentale nella prevenzione delle intossicazioni.

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Ultimo aggiornamento

11 Dicembre, 2023