Prima donazione di midollo osseo in Ucraina: da Cagliari a Kiev

La guerra non ferma la solidarietà: a fine settembre è stata completata con successo una procedura di prelievo di midollo osseo, effettuato a Cagliari grazie a una donatrice volontaria. Il midollo è stato trasportato e consegnato a Kiev per un trapianto di cellule staminali emopoietiche su un paziente ucraino.

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Data:
24 Ottobre, 2023

La guerra non ferma la solidarietà: a fine settembre è stata completata con successo una procedura di prelievo di midollo osseo, effettuato a Cagliari grazie a una donatrice volontaria. Il midollo è stato trasportato e consegnato a Kiev per un trapianto di cellule staminali emopoietiche su un paziente ucraino.

Il reperimento del donatore e l’organizzazione del trasporto del materiale biologico sono stati gestiti dal Registro IBMDR attraverso un trasporto a “staffetta”. La richiesta era partita 3 mesi prima dall’Ukrainian Bone Marrow Donor Registry per una persona bisognosa di un trapianto di midollo che non aveva trovato un donatore compatibile tra i propri familiari. Come avviene sempre in questi casi, la ricerca è stata estesa a livello mondiale, dato che le possibilità di rintracciare un “gemello genetico” idoneo sono circa una su 100mila. La compatibilità era stata riscontrata dall’IBMDR in una donna afferente al Registro regionale della Sardegna, una delle regioni con il tasso di donazione più alto in Italia. A quel punto il Centro donatori dell’Ospedale Binaghi della ASL di Cagliari ha verificato la disponibilità della donatrice, certificato il suo buon stato di salute e, grazie al consenso confermato dalla donna, è stato possibile procedere al prelievo.

Il prelievo di cellule staminali emopoietiche,  è stato eseguito presso il Centro Prelievi del Brotzu (ARNAS Brotzu) di Cagliari, quindi la sacca contenente le cellule salva-vita, preparata dall’Istituto dei tessuti dell’Ospedale Businco dell’ARNAS Brotzu di Cagliari, è stata consegnata a un primo corriere del gruppo Time matters che l’ha scortata fino al checkpoint di Medyka-Shehyni, sul confine tra Polonia e Ucraina: lì un secondo corriere inviato dal Registro ucraino l’ha presa in carico e l’ha recapitata all’Ospedale Okhmatdyt di Kiev, dove è stato effettuato il trapianto di midollo.

“Tutte le donazioni portano con loro una meravigliosa storia umana, ma questa donazione è stata un po’più speciale: la donazione è un atto solidaristico che supera tutte le barriere ma questa volta c’era un’altra barriera da superare: la guerra”, ha dichiarato la Dr.ssa Sara Lai referente del Registro Regionale della Sardegna della ASL Cagliari.

Con questa consapevolezza tutto il personale sanitario della Sardegna, coinvolto nel processo di donazione, si è riunito presso l’Ospedale Businco di Cagliari (ARNAS G.Brotzu), sede dell’ Istituto dei tessuti, quando la sacca è stata consegnata al primo corriere, che l’avrebbe dovuta portare fino al confine Ucraino.

Il Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo della Sardegna

Il Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo della Sardegna, attualmente sotto la Direzione della Prof.ssa Sabrina Giglio,  è nato nel 1987 per volontà del Prof. Licinio Contu, Ematologo e Genetista, con lo scopo di creare un Registro di donatori volontari che potessero aiutare i pazienti Sardi, in attesa di trapianto, che non avevano trovato un donatore familiare. Con la nascita del Registro Italiano IBMDR, il Registro Sardo, è entrato a far parte della rete dei 17 Registri Regionali che coprono tutta la Nazione. Nei 36 anni di attività ha iscritto circa 34.000 donatori.

Forse il Prof. Contu non avrebbe mai immaginato che i donatori della Sardegna, sarebbero risultati compatibili e avrebbero donato per pazienti di tante Nazioni diverse, in Europa e nel resto del mondo (USA, CANADA, AUSTRALIA), a cui aggiungiamo l’Ucraina.

A dicembre dell’anno 2022 è stato lanciato un grande obbiettivo, quello di superare il numero dei 1000 donatori all’anno, per poter contribuire attivamente al raggiungimento degli obbiettivi Nazionali e dare una maggiore chance a tutti i pazienti in attesa di trapianto: 1000 giovani adulti che possono cambiare il mondo, partendo da un gesto che sembra piccolo, ma che è infinitamente grande, perché la vita è il bene più prezioso che esista.

La foto è stata scattata al Businco (ARNAS G.Brotzu) ed è presente il personale dell’Istituto dei Tessuti, il personale del Centro prelievi del Brotzu (ARNAS G.Brotzu), il personale del Centro Donatori del Binaghi (ASL Cagliari) e il corriere deputato al trasporto delle CSE (Azienda Time matters).

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Ultimo aggiornamento

24 Ottobre, 2023