“Menzus in domo”: sempre di più le persone fragili seguite a casa
Aumentano i numeri dei pazienti che usufruiscono delle cure domiciliari integrate nel Distretto Area vasta della ASL di Cagliari: sono 1019 le persone alle quali nei primi 8 mesi del 2023 è stata attivata l’assistenza nella propria dimora (contro le 697 del 2022) con un incremento del 46%
Percorsi assistenziali destinati alle persone anziane o non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o esiti delle stesse, assistiti a casa con un team multidisciplinare di professionisti (medici, infermieri, fisioterapisti) in grado di rispondere alle diverse esigenze di salute. Sono i percorsi previsti dalle cure domiciliari integrate, spesso note con l’acronimo ADI che racchiude un insieme di trattamenti medici, riabilitativi e infermieristici con l’obiettivo di garantire una presa in carico precoce della persona e della sua famiglia contribuendo a ridurre il peso sociale ed economico della malattia e stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita delle persone.
“Menzus in domo” (meglio a casa) è infatti il principio cardine su cui si fonda l’obiettivo di aumentare il numero di persone assistite a domicilio: grazie all’incremento delle attivazioni nei primi otto mesi di quest’anno nel solo Distretto Area Vasta di Cagliari sono già oltre 2000 le persone seguite nelle proprie dimore. La maggior parte di queste sono persone anziane ultra ottantenni, ma non mancano anche le persone giovani e anche bambini seguiti in area critica, con l’ausilio di medici rianimatori e infermieri esperti. Le cure mirano a stabilizzare il quadro clinico, a limitare il declino funzionale e a migliorare la qualità della vita della persona nel proprio ambiente familiare evitando, per quanto possibile, il ricorso al ricovero ospedaliero o in una struttura residenziale.
Perché “è meglio essere curati a casa, nella propria dimora, con tanti punti di riferimento noti intorno e circondati dall’affetto della famiglia, soprattutto quando si è anziani o fragili e quindi più vulnerabili – spiega Gianni Salis, Direttore del Distretto Socio Sanitario Area Vasta, che dal luglio del 2022 sta portando avanti il progetto -. Grazie alla collaborazione del Medico di medicina generale, vero fulcro del progetto, siamo riusciti ad incrementare nei primi 8 mesi di quest’anno del 46 % il numero di attivazioni di pazienti in ADI rispetto allo scorso anno”.
“L’ASL di Cagliari ha potenziato il servizio di cure domiciliari del Distretto di Cagliari Area Vasta con l’inserimento di medici, infermieri e assistente sociale – spiega Marcello Tidore, manager della ASL di Cagliari -. Questo ha comportato l’azzeramento delle liste d’attesa e, grazie anche alla grande collaborazione dei medici di medicina generale, un notevole incremento delle attivazioni delle cure e di conseguenza del numero di pazienti assistiti con appropriatezza nel proprio domicilio.
Semplice anche il percorso di accesso al servizio: “Le cure domiciliari integrate vengono proposte dal medico di medicina generale e autorizzate e attivate, previa valutazione dei medici, infermieri, fisioterapisti e assistenti sociali del Distretto, coordinati dalla dottoressa Marcella Loche. Per i pazienti in area critica intervengono anche i medici e gli infermieri dei reparti di rianimazione”, aggiunge il Direttore Sanitario della Asl di Cagliari Roberto Massazza.
L’assistenza a casa del paziente viene erogata tramite una ditta esterna, che invia quotidianamente a casa degli assistiti gli infermieri e i fisioterapisti, che mettono in atto il piano assistenziale individuale, costantemente monitorato dal medico di medicina generale e dal distretto sanitario.
Ultima modifica
19 Settembre, 2023