MMG, l’appello del DG: “Bisogna anteporre la collettività al singolo”

Il manager, in un’intervista all’Unione Sarda, interviene sulla carenza strutturale di medici, sull’emergenza nei pronto soccorso e sulle difficoltà di attivare le guardie turistiche, sottolienando come molti giovani medici abbiano abdicato al loro spirito di mettersi al servizio degli altri.

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Data:
14 Luglio, 2022

Marcello Tidore Direttore generale asl cagliari

Il manager, in un’intervista all’Unione Sarda, interviene sulla carenza strutturale di medici, sull’emergenza nei pronto soccorso e sulle difficoltà di attivare le guardie turistiche, sottolienando come molti giovani medici abbiano abdicato al loro spirito di mettersi al servizio degli altri.
“Una società di giovani che non si occupano degli anziani e dei più deboli e della loro salute è una società destinata ad un veloce declino”. È il commento del direttore generale della ASL di Cagliari, Marcello Tidore, che in un’intervista apparsa oggi sull’Unione Sarda, a firma della giornalista Francesca Melis, interviene sulla carenza strutturale di medici, sull’ emergenza nei pronto soccorso e sulle difficoltà di attivare le guardie turistiche per la stagione estiva ormai alle porte.  Accade sempre più spesso, come nel caso di Esterzili, che i medici appena laureati o specializzandi non accettino gli incarichi nei piccoli comuni o, peggio ancora, rinuncino all’ultimo momento.

“Si deve anteporre l’interesse della collettività a quello dei singoli, serve più responsabilità – afferma Tidore dalle pagine del quotidiano. – Sostituzioni e incarichi provvisori sono sempre stati affidati ai giovani medici che da qualche parte devono pur iniziare la carriera ed è bene che lo facciano dal territorio. Quanto accaduto a Esterzili e Muravera non deve più succedere, quando si accetta di lavorare per lo Stato si prende un impegno che deve essere mantenuto”.

Il Direttore Generale spiega come “il mercato, drogato sia dalla carenza di medici rispetto ai posti disponibili sia dalle risorse economiche messe a correre per il Covid, rende le retribuzioni poco appetibili. A un certo punto però bisogna anteporre il bene della collettività all’interesse del singolo”. Se prima il problema poteva essere l’amministrazione che non utilizzava sufficienti energie per fare i bandi o non li faceva per tempo ora non lo è più: “Ares sta lavorando benissimo, i bandi ci sono, noi chiamiamo i medici che purtroppo non accettano le sedi periferiche. Stiamo coinvolgendo i singoli per mostrargli sia la condizione di lavoro sia i vantaggi economici – spiega il manager della ASL di Cagliari -. La nostra regione non è attrattiva. Bisogna quindi fare una riflessione sul contratto che stipulano con la Regione. Forse andrebbero cambiate le regole perché non c’è più questo spirito di mettersi al servizio degli altri”.

Marcello Tidore affronta anche l’argomento delle guardie turistiche spiegando ai cittadini e agli amministratori dei Comuni che “nella nostra Asl sarebbero otto che per poter funzionare hanno bisogno di 45 medici. Hanno presentato la domanda 14 medici, eravamo convinti di poterne aprire tre, ma quando li abbiamo chiamati si sono presentati solo in due”. Anche i Pronto Soccorso rappresentano una criticità importante:  “I medici che si specializzano nella medicina di urgenza sono sempre meno”.

«Vogliamo puntare sul rafforzamento del territorio – conclude Tidore- ma se non riusciamo a convincere i giovani che la loro carriera può essere soddisfacente con le regole attuali non possiamo portare avanti questo tipo di strategia».

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Ultimo aggiornamento

14 Luglio, 2022