Mutilazioni genitali femminili: evento formativo a Cagliari
Le mutilazioni genitali femminili (MGF) costituiscono una pratica disumana e violenta che ancora oggi colpisce e devasta, nel fisico e nella psiche, tantissime donne dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia e dell’America Latina. ASL Cagliari e ARES organizzano un corso gratuito sul tema si terrà al T Hotel il 25 settembre 2023 dalle 9 alle 18.30.
Le mutilazioni genitali femminili (MGF) costituiscono una pratica disumana e violenta che ancora oggi colpisce e devasta, nel fisico e nella psiche, tantissime donne dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia e dell’America Latina. Secondo le stime dell’OMS sono coinvolte oltre 200 milioni di ragazze e tra queste purtroppo moltissime bambine. Sebbene illegale, risulta che circa 600mila donne che vivono in UE siano state vittime di questa pratica, e che altre 180mila siano a rischio in 13 Paesi comunitari, tra i quali l’Italia.
Il fenomeno è in buona parte sommerso ed occorre offrire agli Operatori Sanitari e Sociali gli strumenti utili per poter individuare, e efficacemente intervenire, nelle situazioni di fragilità nelle quali possono trovarsi donne e bambine colpite da tale violenza.
La formazione in Sardegna sulle mutilazioni genitali femminili
La Regione Sardegna con Deliberazione n.30/75 del 30.09.2022 ha stabilito di offrire un momento formativo per gli Operatori interessati con la realizzazione di un corso specifico sul tema. Tale compito è stato affidato alla struttura organizzativa dell’ARES preposta alla formazione con il supporto tecnico-scientifico della Struttura Complessa di Prevenzione e Promozione della Salute del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Cagliari, individuata quale capofila regionale. Il corso si terrà al T Hotel il 25 settembre 2023 dalle ore 9.00 alle ore 18.30. L’iscrizione è gratuita e non sono previsti rimborsi relativi al viaggio, pernottamento e vitto.
Obiettivo del corso è quello di potenziare le iniziative di prevenzione e facilitare l’eventuale emersione del fenomeno, intercettando precocemente le situazioni di rischio e le donne mutilate, favorendo per loro il contatto e l’orientamento ai Servizi sanitari e sociosanitari.
La formazione è rivolta non solo agli Operatori Sanitari, ma anche ad altre figure professionali che svolgono un ruolo essenziale di raccordo tra le donne, le famiglie, le comunità di immigrati da un lato e i servizi sociosanitari dall’altro.
Chi può iscriversi al corso
Il corso, secondo quanto previsto dalla Deliberazione RAS, individua le figure professionali alle quali destinare il programma formativo:
- mediatori/mediatrici interculturali, che nell’ambito sanitario e sociosanitario hanno un ruolo fondamentale per affrontare tematiche ad alto contenuto culturale come il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili;
- assistenti sociali dei Comuni, con priorità per coloro che operano nei territori nei quali la popolazione immigrata è maggiormente presente;
- assistenti sociali delle Aziende Sanitarie Locali;
- rappresentanti di associazioni e organizzazioni che operano nel campo dell’immigrazione;
- personale sanitario e sociosanitario dei Distretti socio-sanitari e dei Dipartimenti di prevenzione coinvolto nelle attività di prevenzione e assistenza sanitaria ai migranti irregolari.
Modalità di iscrizione
Gli interessati sono invitati a partecipare all’iniziativa inviando la propria adesione all’ indirizzo mail [email protected] entro il giorno 20.09.2023. Poiché il numero di partecipanti è limitato, l’amministrazione si riserva di accogliere le richieste secondo la capienza prevista.
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