Trattamenti non farmacologici per pazienti affetti da demenza

Lo scopo del progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna è utilizzare la stimolazione elettrica transcranica (tDCS) come terapia non farmacologica riabilitativa nei pazienti affetti da afasia primaria progressiva (APP). Nell’ambito del progetto sono stati selezionati 20 pazienti che afferiscono all’ambulatorio dei disturbi cognitivi della Unità Operativa complessa (UOC) di neurologia del SS. Trinità.

ss trinità

L’afasia primaria progressive (APP) è un disturbo caratterizzato da una progressiva compromissione del linguaggio e può essere considerata una presentazione focale di demenza degenerativa quali la Malattia di Alzheimer e la demenza fronto-temporale. Si riconoscono 3 varianti cliniche secondo la classificazione di Gorno-Tempini
(doi:10.1212/WNL.0b013e31821103e6): la non fluente/agrammatica, la logopenica e la semantica. Al momento attuale non esiste una terapia farmacologica specifica e l’unico trattamento disponibile è la riabilitazione logopedica di tipo compensativo. La stimolazione elettrica transcranica a corrente continua (tDCS) è una forma di stimolazione cerebrale non invasiva che modula la plasticità neuronale tramite la somministrazione di microcorrenti attraverso degli elettrodi posti sullo scalpo.

Diverse evidenze indicano che la tDCS in combinazione con la stimolazione cognitiva, è in grado di migliorare le performances linguistiche del paziente, non solo nelle patologie acquisite ma anche in quelle degenerative come la APP.

Obiettivo primario è la valutazione dell’efficacia clinica della tDCS nella APP. Diverse evidenze indicano che la tDCS è una metodica sicura in grado
di migliorare le performances linguistiche e cognitive dei pazienti, ma l’eterogeneità dei protocolli e la variabilità di risposta rendono difficile l’impiego di tale metodica nella pratica clinica. Obiettivo secondario è la standardizzazione di un protocollo di terapia che possa essere utilizzato su larga scala rispondendo alle azioni promosse dal “piano nazionale delle demenze” (PND) sull’omogeneità delle cure, creando una rete integrata sanitaria, socio-sanitaria e sociale che consenta al paziente di fruire in modo agevole di un qualificato strumento terapeutico nella fase in cui si rende necessario.

Lo scopo del presente progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna è quello di utilizzare la stimolazione elettrica transcranica (tDCS) come terapia non farmacologica riabilitativa nei pazienti affetti da afasia primaria progressiva (APP). Nell’ambito del progetto sono stati selezionati 20 pazienti che afferiscono all’ambulatorio dei disturbi cognitivi della Unità Operativa complessa (UOC) di neurologia dell’Ospedale SS. Trinità. I pazienti sono stati sottoposti a visita neurologica, esame di imaging cerebrale (TC o RM encefalo) e esami ematochimici; inoltre è stata eseguita una valutazione neuropsicologica completa e un test di valutazione del linguaggio. I profili emersi dalla valutazione neuropsicologica e logopedica sono stati ulteriormente confermati con lo studio dei potenziali evocati motori con stimoli appaiati utilizzando lo stimolatore magnetico transcranico e la bobina focale recentemente acquisita grazie al contributo della fondazione di Sardegna (Coil C-B70 fornito dalla ditta GEA soluzioni). I criteri di inclusione nello studio sono:

Diagnosi di afasia primaria progressiva formulata secondo le linee guida internazionali e terapia farmacologica non modificata nelle ultime 4 settimane. I criteri di esclusione sono: demenza severa, pregresso ictus, incapacità a fornire il consenso, evidenza di patologie internistiche ecardiovascolari severe, non essere idonei, secondo l’opinione del medico, a partecipare allo studio.

E’ stato dunque raggiunto attualmente l’obiettivo primario di selezione dei pazienti affetti da APP da trattare con tDCS a scopo terapeutico. E’ stato recentemente acquisito, con il contributo della Fondazione di Sardegna, lo stimolatore elettrico transcranico DC-stimulator Plus, fornito dalla ditta EMS medical. L’apparecchio è stato collaudato e testato su individui sani. Un paziente che risponde ai criteri di inclusione, con diagnosi clinica e neurofisiologica di APP variante agrammatica, è stato trattato con una stimolazione anodica a corrente continua applicata allo scalpo in corrispondenza del giro frontale inferiore (IGF). Diversi studi hanno infatti dimostrato che questa è l’area maggiormente coinvolta nell’espressione verbale e costituisce il target più comune per i protocolli di tDCS. I parametri di stimolazione sono stati: 2 mA per 20 minuti con ramping all’inizio e alla fine di 20 secondi, per 5 giorni a settimana per 3 settimane. Il paziente, durante il trattamento con tDCS ha inoltre effettuato trattamento logopedico.

I risultati sono stati incoraggianti. Infatti il paziente non ha riportato alcun effetto collaterale e, alla fine del ciclo di stimolazioni, emerge una migliore capacità di espressione verbale e di comprensione, come evidenziato dalla valutazione logopedica alla fine del trattamento. Il paziente sta praticando regolare follow-up allo scopo di verificare la durata dell’effetto terapeutico della tDCS. Il trattamento sarà applicato agli altri pazienti selezionati nello studio e sarà valutata l’efficacia clinica sulla capacità di espressione e di comprensione del linguaggio.

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Ultima modifica

7 Luglio, 2025